martedì 29 aprile 2014

Imposte sulla compravendita immobiliare 2014


Le imposte sulla compravendita immobiliare.





Curiosando tra le pagine di Facebook, tra i professionisti ho trovato la pagina del Notaio Paolo Tonalini con articoli postati molto interessanti.
Uno di questi illustrava in modo esaustivo le imposte sulla compravendita immobiliare a partire da Gennaio 2014.
Allego il link per ogni utile informazione.

http://www.tonalini.it/resources/pdf/Imposte-compravendita-Tabella2014.pdf


Fonte: Notaio Paolo Tonalini






lunedì 21 aprile 2014

 LA SVALUTAZIONE SPIEGATA A UN  TESTONE.   Di Alessandro Greco.

 Caro  
Sono un aspirante scrittore e ti ringrazio per le lezioni di Italiano che hai messo a disposizione nei tuoi libri.
Le ricambio con lezioni di macroeconomia spicciola sui cambi delle valute.
Titolo: LA SVALUTAZIONE SPIEGATA A UN TESTONE.
Pronto? Via. 
Ci sono due Paesi: Italia e Germania.
Ognuno ha la sua economia e la sua valuta. Producono più o meno le stesse cose, ogni tanto un tedesco va a Rimini ogni tanto un Italiano a Berlino. Gli italiani comprano italiano i tedeschi tedesco. 
I tedeschi producono un sacco di cose, gli italiani pure. In alcune i tedeschi son più bravi, in altre siamo più bravi noi.
Se un italiano vuole acquistare un prodotto tedesco deve prima acquistare la valuta tedesca. Viceversa per il tedesco. Ok?
Se un prodotto tedesco è molto richiesto in Italia, per la famosa legge domanda/offerta la valuta tedesca "si apprezza".quella italiana quindi "si svaluta". Il prodotto tedesco sale di prezzo e quindi meno italiani cominciano a comprarlo. La conseguenza è il riequilibrio del cambio. 
Si chiama mercato e più o meno da sempre funziona così. (Se lo si lascia fare). Diciamo per semplificare che Italia e Germania hanno un cambio in equilibrio. 1 £ira vale 1 Marco.equilibrio dovuto al fatto che (sempre semplificando) l'Italia importa dalla Germania tanto quanto la stessa importa da noiun giorno però Italiani e Tedeschi decidono (si fa per dire eh? Per noi hanno deciso altri) di usare la stessa valuta: l'€ , il cambio però viene fissato in modo tale per cui con una Lira non si compra più 1 Marco, ma 2. L'italiano è felicissimo! Tutto quello che viene prodotto in Germania (ricordi? Produciamo +o- le stesse cose) costa la metà. Vacanze, auto, TUTTO!l'italiano è felicissimo! Con la moneta "Forte" che ci protegge compra i prodotti dalla vicina Germania a metà prezzo!
Solo che, come dice il buon i prodotti fatti all'estero hanno un 'difetto': "sono prodotti all'estero".
E va beh, ma sono buoni? Come no! Sono ottimi. Come i nostri, ma costano la metà. Sai che succede però, caro Beppone mio? Succede che se tanti italiani domandano tanti prodotti tedeschi significa che domandano tanta valuta tedesca e quindi...la valuta tedesca si dovrebbe "rivalutare" e quella italiana dovrebbe "svalutare" riportando in equilibrio le cose. Ma? Ma?
Ma ciò NON avviene perché ricordi? Abbiamo (hanno) fissato il cambio 1£ira = 2Marchi = 1€. Che figata la moneta "forte" eh?e allora sai che succede caro Beppe? Che tutti comprano tedesco perché conviene e in Italia le aziende chiudono. Non solo!
I tedeschi aprono negozi in Italia per venderci le loro cose e ci prestano pure i soldi per acquistarli! Non è una figata?
Sì. È una figata. Per loro.  
Non potendo il "mercato" (la famosa domanda/offerta) riequilibrare le cose agendo sulle valute sai che si fa? Si riproduce artificialmente una svalutazione della moneta tagliando... Indovina? I salari Beppe! I salari!

Si tagliano gli stipendi agli operai affinché il prezzo dei prodotti italiani torni competitivo con i tedeschi. Che figata!
 Guarda un po' gli effetti del cambio fisso tra Italia e Germania, Beppone mio..
Ora mi fermo. Se hai dubbi chiedi a Merkel che vorresti come Baby Sitter. Ti saprà guidare come guida e manovra il buon Matteo Renzi.








martedì 1 aprile 2014

STRESS TEST ALLE BANCHE ITALIANE..!!

Stress test alle banche dell'area euro.................. ma per l'Italia la banca di riferimento è "Alberobello"..!!?

www.ft.com/cms/s/0/1af64296-a2f7-11e3-ba21-00144feab7de.html#axzz2xfEOG9TY

Penso che la situazione sia più complessa .... e leggermente diversa .

Il Financial Times non è mai stato molto gentile con l'Italia ma questo articolo è davvero negativo, scorretto mentre io non credo che la situazione sia così disastrosa.
Il fatto che FT si allacci costantemente ad Alberobello è una prova ulteriore della loro malafede : BCC Alberobello è una banca con un capitale sociale di Eur 500milioni e 11 filiali nel profondo sud Italia.
È questo l'istituto più rappresentativo del sistema bancario italiano ?
Vale la pena di menzionarla ripetutamente in un giornale economico " blasonato " e importante come il FT ? NO.
E 'davvero ingiusto e impreciso . Il sistema bancario italiano ha un sacco di problemi, è vero :
Redditività ( l'economia sta soffrendo ) , la stabilità politica , la necessità di consolidamento , la governance,tuttavia, non è messo così male come indicato nell'articolo.
Ad esempio , il sistema bancario italiano non ha chiesto alcun sostegno ( solo poche e limitate eccezioni ) , mentre gli altri sistemi in Europa sono stati pubblicamente sostenuti.
Citiamo per esempio la Germania, considerato il sistema più forte in Europa:
Su 11 gruppi che hanno richiesto aiuti in Germania , 7 erano tra i primi 10 gruppi Tedeschi .
Hypo Real Estate Group e Westdeutsched Landesbank hanno ottenuto aiuti per 350 miliardi ed il programma di sostegno pubblico ( Soffin ) è poi intervenuto con altri Eur 480miliardi .
Lo Stato possiede il 25 % di Commerzbank ( 16,2 miliardi ) .
La più "discussa " in Italia è stata MPS , che è ancora al 100 % privata ....
La virtuosa Germania ha utilizzato il 10% del PIL ( impegnadone quasi il 25 % ) ,
mentre l'Italia meno dell'1 % già rimborsati.
In termini di governance e di " granularità " , è vero che l'Italia deve consolidare , ma in Germania ci sono ancora 3.000 Landesbank e Sparkassen ,legate più a " influenze politiche (amministrazioni locali) " che industriali .
L' Uk ha reso disponibile Eur 873miliardi, di cui 300 miliardi già utilizzati ed RBS è controllata per l' 84 % dallo Stato.
Riguardo la “ banca cattiva”, in Italia nessuno sta pensando a una bad bank pubblica , ai fini del debito pubblico .
Ciò che le banche italiane stanno studiando è la separazione di una bad bank , senza alcun intervento pubblico . Il FT è stato molto impreciso .....
Credo che la ragione - e la tempistica – nel rilasciare questo articolo non sia per " informazioni pubbliche". Vi è una forte pressione politica ( e finanziaria ) in Italia .
E ' troppo facile attaccare l'Italia , grazie all'instabilità politica , l'enorme debito ( ... più lunga è la leva , più è facile per sollevare il peso.. ) .
Ma non è corretto se non distinguiamo ciò che è il vero problema e ciò che è "rumore" .
Mi chiedo perché, se l'articolo sta dicendo la verità, USA- UK ( ma direi tutti in generale , tra cui UBS , che ha partecipazioni importanti in banche italiane ... Banco Popolare , BPM, Blackrock stanno aumentando le loro partecipazioni nelle società Italiane?
 In costante aumento.?
5 % di Intesa , Unicredit 5 % , MPS 8,5 % , 2,85 % Generali , 2,73 % ENI , 4,94 % UBI , 3,54 % Banco Popolare , ecc ) JPM , Citi , ecc stanno aggressivamente investendo, aumentando la loro esposizione verso l'Italia .
Voci di corridoio confermano che hanno un sacco di pressione per aumentare l'esposizione in Italia .
Corriamo il rischio di cadere in una trappola .....o al contrario , dovremmo aprire gli occhi e investire in Italia !??