Il premier Matteo Renzi ha annunciato di voler abolire la tasi sulla prima casa dal 2016, avvertendo pero' che questi soldi saranno restituiti ai Comuni evitando gli errori del passato quando i comuni rimasero senza liquidità.
Questa manovra si tradurrebbe in un risparmio medio annuo di circa € 180 a famiglia arrivando anche a € 230 nelle città capoluogo di provincia.
In Italia i proprietari di immobili sono 25,7 milioni. La simulazione elaborata dal Servizio Politiche Territoriali in 106 città capoluogo di provincia ha stilato una classifica che vede a capo Torino con un risparmio di €403 medi a famiglia, e in ultima posizione Asti con soli €19 medi.
Per la Uil è benvenuta qualsiasi riduzione del carico fiscale nei confronti delle famiglie italiane, ma contestualmente all'abolizione della Tasi, il premier Renzi dovrebbe staccare 8 mila assegni con copertura certa, per un importo complessivo di 4,6 miliardi di euro, intestati ai Comuni per non incorrere nell'errore passato di lasciare i comuni senza entrate provocando aumenti per bilanciare le entrate minori, nuove tasse o tagli dei servizi essenziali per il cittadino.
Per fare qualche esempio concreto l'assegno per la città di Roma dovrà ammontare a 524 milioni di euro; per Milano 206 milioni di euro; per Torino 115 milioni di euro; per Genova 74 milioni di euro; Napoli 63 milioni di euro; Bologna 48 milioni di euro; Firenze 42 milioni di euro; Bari 41 milioni di euro; Venezia 34 milioni di euro; Cagliari 20 milioni di euro; Palermo 16 milioni di euro; Reggio Calabria 9 milioni di euro.
Ecco quanto risparmierebbero le famiglie nelle principali città, Torino € 403, Roma € 391, Siena € 356, Firenze € 346, Genova € 345, Bari € 338, Bologna € 331, Foggia € 326, Como € 321, Ancona € 318, Milano € 300, Nuoro € 88, Cosenza € 82, Matera € 79, Potenza € 65, Treviso € 64, Cesena € 60, Catanzaro € 57, Crotone € 51, Ascoli Piceno € 46, Asti € 19.